Foto e testo di Letizia Sgalambro
Metti un albergo costretto a chiudere a causa della pandemia. Metti un’associazione di giovani artisti ricchi di creatività e voglia di fare. Metti l’incontro fra queste due realtà e sette ragazzi disposti a sperimentarsi in un progetto dal titolo Margine.
Metti tutto questo insieme, scuoti bene e il risultato è un’esposizione della residenza di artista in Palazzo Acciaiuoli in Borgo Santi Apostoli a Firenze, presso l’hotel della Torre Guelfa.
La famiglia Zucconi, proprietaria dell’hotel, ha concesso il terzo piano all’associazione Eterotopie Dissidenti, ospitando per tre mesi della pandemia sette giovani artisti, ognuno in una diversa stanza dell’albergo, per offrire loro uno spazio nel quale esprimersi e confrontarsi sul tema del “margine”. Come si legge dalla presentazione il margine è una regione periferica dello spazio he assume però un peso e una centralità specifica. Lì convergono forze che altrimenti si dissiperebbero nella trama larga della città, creando una turbolenza nel flusso delle risorse impiegate in ambito artistico-culturale.
Giovanni Bonechi, Gianluca Braccini, Claudia di Francesco, Lilia Garifullina, Silvia Muleo, Jonathan Soliman Awadalla, Sofia Talanti. Ognuno nei suoi ambienti, nel singolare, e insieme nel plurale nel corridoio e nel salone.
Una visita agli spazi e alle opere è una scoperta di qualcosa di non scontato, il connubio fra l’arte e la storia del palazzo, l’arte, il sentimento e la contemporaneità della sperimentazione, l’arte e il paesaggio della città che si gode dalla terrazza posta all’ultimo piano.
Punti di vista diversi, che si mescolano con le emozioni che i dipinti creano, l’occhio dell’artista che propone e si intreccia con lo spazio abitato della camera di albergo.
L’esposizione è aperta fino al 30 maggio, vi consigliamo di non perderla.