Musica contaminata. Dal viaggio e dal mix di incontri. Il 22 e 23 luglio il Caffè Letterario di Firenze ospita il Festival “Musique sans Frontières” che ha l’obiettivo di mettere insieme musicisti di diversa provenienza con progetti musicali tipici della loro origine ma contaminati dal viaggio e dalle nuove terre di appartenenza. La prima serata vede sul palco Sandro Joyeux che presenta il suo ultimo disco Migrant che raccoglie il meglio delle esperienze di viaggio del musicista. Il progetto che ruota intorno al tema della migrazione vede la partecipazione di artisti come Eugenio Bennato e Dean Bowman e coinvolge musicisti provenienti dal Mali, Marocco, Italia, Francia, Stati Uniti. “Migrant” nasce come conseguenza naturale della forte esperienza maturata dall’artista con il suo Antischiavitour, un tour di concerti che ha portato Sandro all’interno dei centri di accoglienza e degli insediamenti abbandonati dei migranti nelle campagne in Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Piemonte.
La seconda serata vede sparire le frontiere fra Fanfara Station e Hugolini. Fanfara Station è il nuovo progetto del polistrumentista tunisino Marzouk Mejri e del trombettista statunitense Charles Ferris. Il repertorio del duo spazia dal cosiddetto stambeli, la musica dei neri della Tunisia, al muewesheh, musica classica araba, dalla musica arabo-andalusa, che in Tunisia si chiama malouf a composizioni originali ispirate alla musica delle fraternità sufi. Nel  Live si inseriscono le partiture elettroniche di Hugolini. Ciò che esce è un prodotto ibrido, da ascoltare ma soprattutto da ballare. Ritmiche appartenenti alla Club Culture si fondono con melodie e frasi del duo Fanfara Station, un finale in crescendo con un forte coinvolgimento del pubblico.

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