Testo della redazione
Molto al femminile l’edizione 2018 del Cortona On The Move che prenderà il via a luglio per travolgere il centro storico della città, e la Fortezza del Grifalco, con decine di eventi e soprattutto mostre fotografiche.
Fotogiornaliste, artiste, documentariste: saranno loro a parlare del mondo che cresce con noi ed a farlo attraverso storie intime e storie globali. Una nuova sezione aprirà le porte della città medievale a video sperimentali (ARENA –Video and Beyond sponsored by Canon Cinema Eos), installazioni e opere transmediali, realizzate a cavallo tra fotografia, film e tecnologia.
Entrando nel dettaglio, si racconta la maternità con la fotografa israeliana Elinor Carucci e il suo lavoro Getting Closer, Becoming Mother: About Intimacy and Family. Narrazione diversa quella della giordana Tanya Habjouqa che con Tomorrow There Will Be Apricots che va ad esplorare l’esperienza personale e familiare delle donne siriane rifugiate nella vicina Giordania.
Blood Speaks: A Ritual of Exile di Poulomi Basu è invece un viaggio transmediale sulle donne nepalesi, costrette all’esilio nel periodo mestruale e soggette ad ogni forma di abuso. Sanne De Wilde con il progetto The Island of the Colorblind ci porta in Pingelap, un piccolo atollo dell’Oceano Pacifico dove gran parte della popolazione è affetta da acromatopsia, una malattia genetica che non fa distinguere loro i colori, la fotografa belga narra attraverso il bianco e nero, gli infrarossi e le foto dipinte a mano il mondo visto dai loro occhi.
Il capitolo oscuro di Guantanamo è il protagonista del lavoro Welcome to Camp America: Inside Guantánamo Bay di Debi Cornwall, la fotografa statunitense ha seguito sia la vita dei prigionieri nel campo che quella successiva una volta assolti e rilasciati. Guia Besana con Under Pressure indaga sull’emancipazione femminile e sulla sua evoluzione tra i due millenni.
Per realizzare Fallout la fotografa documentarista singaporiana Sim Chi Yin è stata incaricata dal Nobel Peace Prize Center per percorrere seimila chilometri lungo il confine tra Cina e Corea del Nord e attraverso sei degli Stati Uniti, per realizzare una serie di immagini che raccontano l’esperienza degli uomini, passata e presente, in relazione alle armi nucleari.
The Red Road Project è invece il lavoro della fotografa italiana Carlotta Cardana che si concentra sui nativi americani, sulla loro identità e sul tentativo di eliminare la loro cultura perpetrato per sin dalla fine dell’800.
L’esplorazione del tema dell’unicità e della diversità di ogni persona, la connessione tra mondo interno ed esterno è il soggetto scelto dalla giovane fotografa russa Alena Zhandarova per il suo Puree with a Taste of Triangles; mentre Revising History di Jennifer Greenburg è uno studio sulla fotografia, sulla natura dell’immagine vernacolare e il suo ruolo nella creazione di allegorie e stereotipi culturali.
Le Bug Out Bag sono il kit per sopravvivere 72 ore essenziali per prepararsi alle catastrofi, le manifestazioni delle paure e delle ossessioni dell’americano del XXI secolo. Ogni proprietario personalizza il proprio e ogni BOB diventa il suo ritratto in Bug Out Bag: The Commodification of American Fear della statunitense Allison Stewart. Make a Wish di Loulou d’Aki è un progetto fotografico sulle speranze e i sogni dei giovani, che ha l’obiettivo di diventare una testimonianza dei tempi correnti: al centro del lavoro della fotografa svedese le esperienze delle primavere arabe.
E’ il progetto vincitore del PhotoBoook Prize di COTM2017 e, grazie a questo, è diventato anche un libro prodotto dal festival.
#instagrampier di Pierfrancesco Celada è il lavoro vincitore del premio Happiness ONTHEMOVE 2017 che verrà esposto in questa edizione del festival. L’Instagram Pier è un molo industriale situato sul lato occidentale dell’isola di Hong Kong che da qualche anno è diventato famoso con questo appellativo. Ogni giorno, soprattutto al tramonto, molti instagrammer, fotografi e semplici cittadini attratti dalla suggestiva vista del porto di Victoria, si riuniscono al molo per scattare selfie e foto panoramiche.
Ci sarà come di consueto anche la Summer School, realizzata assieme a Canon, con cinque workshop che saranno realizzati tra luglio e settembre con Jerome Sessini, Magnus Wennman, Simona Ghizzoni, Guia Besana, Paolo Verzone.
Infine ricordiamo che nelle giornate inaugurali del festival (12-‐15 luglio) si daranno appuntamento a Cortona i più importanti professionisti della fotografia della scena mondiale, impegnati in eventi, presentazioni, talk, workshop e letture portfolio.