testo e fotografie di Yuri Materassi
Sulle colline del Valdarno fiorentino, il paese di Castelnuovo dei Sabbioni è la testimonianza di come l’economia non soltanto trasformi le abitudini e gli stili di vita, ma paesaggi interi.
Un tempo città di minatori, si scavava per estrarre lignite, Castelnuovo dei Sabbioni è oggi un museo e un fotogenico paesaggio abbandonato. Gli scorci tra i muri caduti ispirano al bianco e nero, così come le (poche) testimonianze di vita che fu: una porta aperta sul niente, un lavabo, un piano di una cucina.
Castelnuovo dei Sabboni è diventato il paese fantasma che è adesso dalla metà degli anni settanta, la miniera che lo aveva generato cominciava infatti a ritorcersi contro, e il pericolo di crolli causati dagli scavi allontanò gradualmente tutti gli abitanti del piccolo piccolo borgo.
Nel 1995 il regista Alessandro Benvenuti sfruttò la scenografia di queste strette e pericolanti vie per girare Ivo il Tardivo.
Oggi il Museo Mine (www.minecavriglia.it) apre le porte a chi ha voglia di passeggiare per questi vicoli abbandonati.