Testo di Alessandro Morandini | Immagine per gentile concessione Cong SA, Svizzera
Lo spazio non è solamente “spazio”. Ciascuno di noi vive, visita e incontra luoghi instaurando con essi un rapporto personale; ragione per cui ogni spazio vissuto porta con sè anche qualcosa di noi stessi.
Queste percezioni vanno oltre la geografia “assoluta”, penetrando nel profondo e complesso mondo del significato, del quale gli spazi sono il significante. La comunicazione e lo scambio reciproco di questi elementi percettivi possono promuovere un significativo aumento della conoscenza che il solo approccio scientifico non riuscirebbe a permettere.
Da questo punto di vista la Geografia può andare a braccetto con la Letteratura, dal momento che questa inserisce generalmente nella fabula, reale o inventata che sia, anche uno spazio e un tempo i quali, alla pari dei personaggi, vengono delineati secondo una propria funzione.
Non è tanto questione di ibridare la Geografia con altre discipline; ma, invece, seguendo un approccio ben delineato dalla filosofia costruttivista di Karl Popper, rendersi conto che non esistono tanto le ”materie scolastiche” quanto piuttosto le domande che una mente attiva si pone e che sono riferibili ad una conoscenza unica e trasversale che non si lascia ridurre in brandelli. Pertanto le diverse discipline non sarebbero settori del sapere separati come le camere stagne di un sottomarino, ma corrisponderebbero a famiglie di domande collegate tra loro senza separazioni artificiali.
É in questo senso che la descrizione dello spazio, geo-grafia appunto, può incarnarsi nella realtà letteraria, inglobando su questo piano tanto la letteratura scritta quanto quella orale e quella disegnata; le quali, rispetto alla prima, sono state spesso sminuite assegnando loro purtroppo un valore dispregiativo nei termini “favola” e “fumetto”, che contengono invece di per sé una complessa struttura segnica.
Ecco quindi che, a buon diritto, il fumetto può, in quanto forma di letteratura, diventare vettore di espressione e trasmissione culturale, attraverso il tratto e le parole, arricchendosi di valori antropologici, storici e geografici.
Un percorso formativo ed educativo anche scolastico, strettamente collegato all’ambito geografico e che preveda il fumetto come luogo geometrico di ricerca è certamente possibile, e può trarre linfa dalle esperienze condivise dei docenti.
Obiettivo del presente scritto è fare da stimolo e suggerimento insieme, presentando una proposta di attività didattica che cominci dalla lettura di un’opera a fumetti, seguita dall’assimilazione e rielaborazione di una realtà geografica in essa rappresentata, scandita in tre fasi:
1. Fase descrittiva.
2. Fase di (ri)scrittura.
3. Fase di ricerca-azione.
Si suggerisce in questa sede un breve percorso di studio basato su un personaggio notoriamente connesso alla geografia, in grado di declinare tanto i temi del viaggio quanto dei valori umani, le cui storie sono basate su una sceneggiatura molto attenta e precisa: Corto Maltese, il marinaio (anti)eroe uscito dalla matita e dal genio di Hugo Pratt.
La recente uscita dell’avventura “Oceano Nero”, ci presenta un Corto in chiave contemporanea (disegnato da Bastien Vivès), e trasferito quasi un secolo dopo le sue gesta classiche, all’epoca dell’11 settembre. La sceneggiatura di Martin Quenehen (già autore dei podcast “Les enquêtes du Louvre”) si basa su una ricerca geografica, storica ed etnografica molto approfondita e documentata, capace di sostenere la trama dell’opera, e, pertanto, un lavoro di comprensione, ricerca e rielaborazione.
Compito della scuola, indagando la letteratura disegnata, può essere quello di delineare un lavoro inverso rispetto a quello svolto dallo sceneggiatore: avviando, pertanto, un’indagine e ricomposizione del testo disegnato funzionale alla comprensione di un paesaggio, che dal tratto giunga alle fonti che hanno permesso l’elaborazione della fiction, procedendo oltre fino a recuperare i significati più profondi veicolati a quel territorio.
Possiamo prendere come punto di partenza le coordinate geografiche che Corto, impegnato in una caccia al tesoro (motore dell’avventura), individua appuntate da una mano moderna su una copia dei “Commentari reali degli Inca” (risalenti al 1609) di Garcilaso de la Vega: 14°37’54” S; 69°26’47” W. La geolocalizzazione porta il lettore in Perù, nel distretto minerario situato presso La Rinconada, una città d’altura tristemente nota per l’estrazione dell’oro basata su uno sfruttamento insostenibile a livello umano ed ambientale (pagg. 77-82 dell’opera).
Nella fase descrittiva allo studente può venir richiesto di utilizzare i cinque sensi per schedare quanto il disegno è in grado di comunicare: luoghi, suoni, odori, colori, elementi antropici, vegetali, sensazioni espresse dal paesaggio…
Ci troviamo in un tipico paesaggio andino d’alta montagna, caratterizzato da una crescita urbana disordinata, miseria, miniere, rifiuti dispersi ovunque e un forte inquinamento; una realtà di povertà reale, che stride nettamente con le leggende sull’Eldorado.
Durante la fase rielaborativa si richiede di produrre una descrizione realistica di quanto osservato; questa fase è importante in quanto lo studente si trova a ricodificare le percezioni del paesaggio schedate in precedenza, individuate analizzando il tratto del disegnatore, in un testo scritto di natura espositiva, a cavallo tra l’osservazione e la scrittura creativa.
Questa fase è propedeutica alla ricerca delle fonti, quell’ultima tappa di ricerca-azione che comporta un’indagine attraverso motori di ricerca per recuperare immagini, articoli e reportage giornalistici in grado di far riscoprire i valori antropici, etnografici, storici e geografici espressi in modo diretto e indiretto nel fumetto, inquadrandoli in una dinamica storica.
Nel nostro caso lo studente sarà portato a scoprire la realtà dello sfruttamento dell’uomo e del paesaggio collegato all’industria dell’oro, e realizzato in chiave nettamente insostenibile eppure tollerato dai governi locali, in luoghi probabilmente inaspettati, intatti e primitivi nell’immaginario comune. Un esempio di reportage giornalistico può essere visionabile al seguente link: https://www.radarmagazine.net/la-rinconada-oro-malato-ande/, la cui consultazione diviene per lo studente da un lato occasione per ricostruire le fonti concettuali e visive su cui si sono basati la sceneggiatura e la realizzazione grafica della fiction, e d’altronde importante occasione di crescita personale.
Insomma, “i sogni sono d’oro, la realtà è di piombo”, a rubare le parole ad un antiquario, interlocutore di un Corto Maltese alla ricerca dell’Eldorado in un episodio degli anni Settanta. Frase sibillina, tra i cui diversi significati possiamo trovare certamente un monito alla caduta e alla disillusione, dalla leggerezza del sogno fino alla pesantezza della realtà.
Ma è possibile anche un percorso contrario, distillando dalla Letteratura valori che, passando attraverso la Geografia, portino alla costruzione di conoscenze e alla formazione di consapevolezze, compito imprescindibile dell’educazione.
Didascalia dell’immagine: Il paesaggio fatiscente del distretto minerario presso La Rinconada (da “Oceano Nero”, Cong, 2021). Si confronti la vignetta con le immagini del reportage suggerito al link nel testo. Realizzare un fumetto richiede al disegnatore e allo sceneggiatore un attento lavoro di documentazione, utile anche nella didattica.