Testo di Silvia La Ferrara e Andrea Semplici
Fotografie di Franco Arminio
In lui i fabbri di paese, Calder, gli intagliatori di legno e Michelangelo.
Pietrantonio Arminio, artista artigiano irpino ispiratissimo e capiente è morto due giorni fa a Roma, il 10 dicembre. Non era un esteta e in un’intervista di qualche mese fa diceva di sentirsi lupo e di vivere “con felicità il giorno e con trepidazione la notte”.
Preso dalla materia e animato da un soffio dolcissimo, insegnante all’Accademia di Belle Arti di Napoli, scultore, pittore e ostinato allestitore di spazi, i suoi studi di via Forno Giardino a Bisaccia e di Roma sono tra le tante bellezze che ha lasciato.
Ultimi lavori in ferro e plastica, NYLON e MANOMISSIONI, esposto ad agosto ad Aliano alla Festa della Paesologia e accarezzato da centinaia di mani. Molte di più ancora quelle che lo saluteranno da lontano e al suo paese, Bisaccia, oggi alle 15.30.