“Chi dice che io sono uno che non crede, mi conosce meglio di quanto io conosca me stesso. Io posso essere uno che non crede, ma uno che non crede che ha nostalgia per qualcosa in cui credere.” PPP
Nuova Delhi, Zurigo e Basilea, in tutto il mondo si ricorda il giorno della morte di Pasolini, assassinato a Ostia il 2 novembre del 1975. La perieria romana sarà il palcscenico di numerosi incontri e iniziative, come il torneo di calcio di ieri a Pietralata mentre domani, 2 novembre, il Teatro Argentina ospita una maratona di letture tratte da Petrolio. Ventidue le voci che si alterneranno per leggere l’ultimo libro di Pasolini, incompiuto, misterioso, pubblicato postumo. Sempre a Roma il Museo Criminologico (via del Gonfalone 29) ospita la mostra “Il caso Pasolini”nella quale sono esposti per la prima volta al pubblico i reperti dell’omicidio avvenuto all’Idroscalo di Ostia. Si tratta degli effetti personali dello scrittore – abiti, occhiali, documenti, libri, ma anche altri oggetti – trovati sul luogo del delitto, tra cui due assi di legno utilizzate per colpirlo. Gli oggetti sono conservati presso il Museo Criminologico di Roma dal 1985, anno in cui furono consegnati dal Tribunale dei minorenni di Roma. La mostra sarà aperta, ad ingresso libero, unicamente nelle giornate di domenica 1 novembre (ore 10-20), lunedì 2 e martedì 3 novembre (ore 9-19). Poi ci sono gli altri luoghi di Pasolini: Bologna, dove era nato, Casarsa della Delizia, dove visse, Pordenone, Firenze, Ciampino, dove l’intellettuale più controcorrente del Novecento italiano si trasferì negli anni Cinquanta e dove rimase fino alla morte. Il 2 novembre commemorazioni ufficiali sulla sua tomba a Carsara dove si è appena concluso il convegno pasoliniano organizzato dal Centro studi Pier Paolo Pasolini. A Udine il Teatro stabile dedica un’intera stagione all’artista: tra i protagonisti Luigi Lo Cascio e Giuseppe Battiston.
Nel cuore di Firenze si potranno conoscere i suoi manoscritti. Sarà, infatti, il Gabinetto Viesseux il centro delle celebrazioni fiorentine. Il suo Fondo dei manoscritti, affidati nel 1988 all’istituto dalla cugina del poeta, Graziella Chiarcossi, si potrà conoscere attraverso visite guidate agli studenti delle scuole superiori. In occasione dell’anniversario, infine, la Rai ha costruito un palinsesto ad hoc con film, documentari e interviste. Fino al 3 novembre, Rai cultura dedica a Pasolini oltre 30 programmi. Il culmine è domenica 1 novembre con 24 ore ininterrotte sull’artista.