Sembra di leggere un fumetto. Queste piccole figurine di terracotta dialogano tutte assieme come dentro ad un unica tavolozza. Sono uno dei lavori meno conosciuti di Martin Rainer, artista di Bressanone, scomparso novantenne nel 2012, scultore di legno e bronzo e ideatore di questi presepi in terracotta in cui è narrata la vita di Gesù. Quindici teche che ripercorrono l’intera storia della Salvezza realizzate tra il 1966 e il 1974 da Rainer assieme alla moglie, Klementine, e ai figli.
Negli ultimi mesi di vita l’artista si dedicò al Discorso della Montagna e alle Beatitudini,opera rimasta incompiuta. Furono il figlio Josef Rainer, scultore, e la moglie Klementine a terminare l’opera. Da novembre 2013 la Hofburg di Bressanone ospita anche l’ultimo presepe in terracotta.
La Hofburg, il Palazzo Vescovile, dalla metà del XIII secolo al 1973 fu la residenza dei principi vescovi e poi dei vescovi della diocesi di Bressanone. Con il trasferimento della sede vescovile a Bolzano nel 1973 la Hofburg ebbe una nuova destinazione: da quel momento ospita infatti il Museo Diocesano e l’Archivio Diocesano.
Il Natale è il momento buono per visitarlo: oltre al presepe di terracotta di Reiner potrete vedere tutta la collezione di presepi realizzati tra il 18° e 19° secolo. Il presepio, come rappresentazione della nascita di Gesù, trova diffusione in ambito spirituale francescano, devoto a Gesù bambino, e al quale si deve il primo allestimento popolare vivente: fu inscenata dal Santo nel 1223 per la celebrazione della veglia natalizia insieme ai confratelli. Nel tardo XVI° secolo sono documentati i primissimi esempi di committenza privata laica di presepe, in Italia come in Germania e a partire dal ‘700, nei conventi e nelle chiese tirolesi, risultano in uso presepi formati, ancora, da poche figure. A Bressanone la tradizione di allestire presepi risale alla fine del 1700 per l’esattezza dal 1791 al 1828 quando il conte Franz Karl von Londron, principe vescovo della città, commissionò a August Alois e al fratellastro Josef Benedikt Prosbt di Vipiteno. Quattromila statuette rappresentanti le scene dalal vita di Gesù dall’Annunciazione fino alle Pentecoste. Una moltitudine di statuine intagliate e rifinite in lacca altre tra i 6 e i 12 cm e ad aprire il percorso museale sono delel scene dell’Antico Testamento: l’olocausto nell’atrio del Tempio e del sacrificio all’interno del Tempio dove i leviti preparano il pane rituale. Il ciclo natalizio invece inizia con la nascita di Maria, la presentazione al Tempio, lo sposalizio e l’Annuncizione.
Ma non solo visto che il Tirolo è rinomato per la realizzazione di presepi di carta, in questo Palazzo Signorile, è possibile vedere diverse tipologie di arte dedicata al Natale: durante i mesi invernali in cui il lavoro scarseggiava, gli artisti si dedicavano alla decorazione di figurine di carta. Tra i più famosi artisti si annoverano Christoph Anton, Josef Giner, Georg Haller. Quando avrete finito di gozzovigliare tra i mercatini di Vipiteno, Bressanone, Merano e Bolzano questo è il posto giusto per scoprire un arte unica. E di stagione.