Testo e foto di Isabella Mancini
Per arrivarci si deve fare una bella salita, tra ulivi e profumo di erbe selvatiche. San Martino alla Palma è una chiesa che oggi diremo piccola ma che ha avuto i suoi momenti di gloria. Situata su un poggio di Scandicci dal suo portico si può respirare l’aria fresca della campagna e, allungando una mano, assaggiare un dei primi fichi di stagione. Questa chiesa è qui dal 988, 1028 anni fa. All’interno, oltre il suo portico Cinquecentesco, sull’altare di sinistra la famosa tavola della Madonna col bambino in trono fra angeli attribuita al Maestro di San Martino alla Palma.
Trovarlo qui a Berlino, il maestro di San Martino alla Palma, pittore trecentesco della suola di Giotto alla Gemäldegalerie è qualcosa di emozionante. Peccato non conoscere la storia che ha portato questa tavola di legno così lontana da quel colle di Scandicci. Ma è in buona compagnia: alla Gemäldegalerie, della scuola italiana, si trovano un’assunzione di Andrea del Castagno, la presentazione al Tempio del Mantegna, Filippino Lippi e Antonio del Pollaiuolo, e poi opere del Botticelli, il Caravaggio, il Parmigianino e Masaccio, il Pinturicchio e Raffaello e il maestro, Giotto.
Peccato che le didascalie siano solo in tedesco.