Testo cura di Isabella Mancini
Come hanno vissuto le artiste e gli artisti della macchina da presa il periodo di chiusura generalizzato? Un assaggio ci arriva dalla BBC che pubblica una selezione di scatti delle fotografe aderenti alla F22, gruppo fondato negli anni ’80 a sostegno delle donne impegnate in questo settore e che ha visto un rilancio del suo attivismo nel 2019.
Ci sono gli scatti di Carolyn Mendelson, ritrattista inglese, che ha girato la macchina fotografica verso la sua famiglia, quelli dell’italiana ma trapiantata a Londra, Agnese Sancito, fotografa di architettura che si è trovata a riflettere sulle lunghe ed ordinate code di attesa. Anche Denise Maxwell sceglie una riflessione domestica portandoci a conoscere il figlio, perennemente attaccato al cellulare (“Grazie per internet”, scrive nella presentazione degli scatti) ed un autoritratto con guantone in mano: il tempo dell’attesa è diventato quello del fitness e delle nuove scoperte.
Luce naturale ovviamente anche per lo scatto in lockdown di Sophie Harry Taylor che vuole parlarci della ritrovata intimità tra familiari. Pelle in primo piano anche qui come per il suo bel lavoro di empowerment “Epiderms”.
Minimal le foto di Kristina Varakasina, di origini russe, ha lavorato negli Usa e ora si è trasferita in Inghilterra. Il suo obiettivo è quello di catturare i pensieri e le emozioni umane: nella sua fotografia ritrae due mani che si avvicinano come nella creazione di Adamo (che vedete nell’immagine di copertina). Una delle due indossa un guanto di lattice. (Maggiori informazioni dal sito della Varakasina e da quello del suo agente Peter Bailey)
“L’ho scattata quando è diventato chiaro quanto peso avremmo messo sulle spalle dell’assistenza sanitaria e di chi si occupa di lavori essenziali”
Julia Fullerton Batten, conosciuta come fotografa d’arte e per i suoi lavori sull’adolescenza, si ferma a riflettere sull’autoisolamento realizzando immagini dei propri vicini chiusi in casa. Immobili come statue, bellissimi ed eterei, surreali in un crepuscolo che sembra essere eterno. Per chi si trova in Svezia una sua esposizione si trova fino a settembre al museo della fotografia di Stoccolma mentre per gli asiatici, se sarà confermata, sarà in Tailandia a ottobre per la Bangkok Art Biennale.
Sul suo sito è possibile scoprire tutti e 22 gli scatti da questo Lockdown e da questo altro link collegarsi alla Galleria italiana di supporto.