Foto e testo di Palma Navarrino
Nata in epoca Heian (794-1185) come giornata propiziatoria per i bambini della corte giapponese, Shichi-Go-San (七五三) si è diffusa nei periodi Edo e Meiji (1603-1912) in tutta la società nipponica, ed è tuttora una celebratissima ricorrenza per le famiglie che il 15 novembre di ogni anno accolgono con gioia e omaggi ai santuari shintoisti il passaggio dei propri figli attraverso le tre età ritenute fondamentali nella loro vita.
Letteralmente Shichi-Go-San si traduce infatti con “Sette-Cinque-Tre”, età di transizioni a stadi successivi dell’infanzia caratterizzate nel tempo da veri e propri riti di passaggio, le cui tracce sono visibili nell’aspetto e nell’abbigliamento dei bambini e delle bambine, vestiti per l’occasione con gli abiti tradizionali, splendidamente decorati e arricchiti con acconciature elaborate e simboli specifici in base all’età e al genere.
Le bambine di 3 anni indossano il tipico kimono hakama, realizzato in seta o cotone con colori vivaci e graziosi disegni e completato dall’obi, cintura in seta decorata con motivi eleganti; tra i capelli sfoggiano già i kanzashi, deliziosi ornamenti costituiti da fiocchi e fiori.
Successivamente, le bambine più grandi indosseranno anche i geta, tradizionali zoccoli in legno.
Un elemento comune ai bambini maschi delle tre età è l’haori, sorta di vestaglia indossata sopra il kimono tradizionale, realizzato anch’esso con tessuti pregiati e con colori più sobri rispetto a quelli delle bambine. Anche l’obi è solitamente più semplice e di colore più scuro.
Un altro simbolo di Shichi-Go-San è il Chitose-ame, la caramella dei mille anni. Si tratta di bastoncini di zucchero colorato donati ai bambini in decorati cartoncini lunghi, augurio di longevità e felicità.
Le foto sono state scattate a Tokyo il 15 Novembre 2022.