Testo e foto di Isabella Mancini/
Sei un attivista? No, sono solo un artista che non può stare a guardare senza dire la sua con l’unico mezzo che ha: l’arte.
Joe Datuin è filippino, artista rinomato per le sue sculture semplici, lineari, che traggono ispirazione dai ritmi e design dei tessuti della sua terra. Lavora prevalentemente con acciao inossidabile, ricerca la pureza della forma e dei materiali, il cerchio e l’anello sono le sue forme preferite. Ecco che vederlo di fronte alla sua ultima opera, Special delivery, con una mascherina al collo e una maglietta con su scritto “No imported trash“, lascia un po’ perplessi. “E’ un grande problema nel mio paese – dice raccontando che cosa rappresenta la sua opera – Ci sono paesi come il Canada che mandano conteiner e conteiner di spazzatura nel nostro paese. Anche materiali tossici. Vengono poi abbandonati in discariche nelle campagne. Le falde acquifere vengono così inquinate e le persone, ignare, bevono o usano quell’acqua per casa o per l’irrigazione. So che è un problema anche in Italia. Credo che si debba sensibilizzare l’opinione pubblia internazionale al problema. Magari se mette la foto di quest’opera su Istagram riuscità a raggiungere 10mila “mi piace” e a diffondere la conoscenza di questo fenomeno. Oggi viviamo nell’epoca ella democrazia dei social, usiamoli!”
Nel 2013, 55 container di rifiuti domestici furono sequestrati al porto di Manila: sarebbero dovuti essere materiale di plastica da essere riciclato. La dogana ha bloccato i container, l’ambasciata canadese ha fatto sapere di avere un accordo con il governo delel Filippine, il materiale è stato poi smaltito tra varie discariche del paese ma il malcontento ha iniziato a farsi sentire. L’importazione/esportazione di rifiuti rappresenta una violazione della convenzione di Basilea “sul controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi e del loro smaltimento”. La circolazione di rifiuti misti è vietata proprio per poteggere la sualute e l’ambiente. Nel marzo del 2015 è stato scoperto un altro lotto di immondizia importata: 48 container fermi nel Porto di Manila almeno dal febbraio del 2014. Il governo delle Filippine ha dichiarato che comunque sia il materiale di quei container era al 60% plastica e al 40% materiali biodegradabili, nessun materiale tossico. “Abbiamo trovato una soluzione” aveva detto l’ambasciatore canadese Neil Reeder: la trasformazione in loco dei rifiuti.