Street Opera è un viaggio all’interno del rap italiano e del suo pubblico attraverso il ritratto di quattro rapper simbolo di correnti e periodi diversi. Clementino, Gué Pequeno, Danno e Tormento, accompagnati da Elio Germano – attore e rapper del gruppo Bestierare – ci trasportano in un mondo nato oltre vent’anni fa alla periferia della musica italiana, ed arrivato in vetta alle classifiche, diventando la musica più in voga fra i giovani, che da essa si sentono rappresentati. Il ventennio italiano 1994-2014 è rappresentato attraverso un ritratto impressionistico di questi cinque artisti e della loro esperienza sul palco, mostrando il lato vero di questa cultura e degli artisti che la praticano: l’impegno, la passione e la volontà di diventare maestri di rime.

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Proiezione in anteprima al Cinema Odeon 2 Maggio 2016 alle 21:00!

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NOTE DI REGIA: L’idea che ha mosso il documentario è stata quella di creare una fotografia dell’atmosfera e delle dinamiche del mondo del rap italiano non entrando nel dettaglio soggettivo di ogni artista, ma piuttosto scegliendo alcuni personaggi simbolo che sono risultato ed espressione stessa del loro pubblico.  C’è un forte legame tra ciò che è successo socialmente e politicamente in Italia nel periodo tra il 1994 ed il 2014 e l’evoluzione del rap italiano, che in quegli stessi anni è passato da genere di strada a musica di massa, raccontando, sia in contenuti che forma, l’evoluzione della nostra società in ciò che è diventata oggigiorno: Danno racconta la lotta interiore e la necessità d’indipendenza intellettuale, Tormento gli si avvicina spesso tematicamente, ma si allarga anche su argomenti legati al rapporto tra corpo, ambiente e musica – quasi tracciando i passi del ritorno alla natura ed alla terra di molti giovani italiani – Clementino, nel suo essere un Pulcinella del rap ci racconta la necessità di svago della sua generazione, ma anche spesso il lasciarsi dietro casa per trovare fortuna, senza dimenticare le proprie radici, e Guè Pequeno, sotto la sua apparente aridità e cattiveria, è probabilmente tra i quattro colui che meglio incarna – specialmente attraverso il personaggio che si è costruito e che interpreta – lo sgretolamento dei valori della nostra società e l’enorme alienazione che vivono i giovani oggi. Da adolescente vivevo intimamente l’ascolto della musica rap come un momento di ricerca di qualcosa che non trovavo nella mia vita e nei miei spazi. Ero l’unico nel mio circolo di amici ad ascoltare quella musica, a cercare di associarmici con l’abbigliamento o i modi di fare e la sentivo sempre lontana proprio per il fatto di non poter condividerla con nessuno. Ero affascinato dal talento e dalla forza espressiva degli artisti che ascoltavo, sentivo molti dei temi di cui parlavano vicini alla mia indole, ma contemporaneamente mi spaventava quel mondo apparentemente fatto di oscurità, rabbia e continue sfide verso l’esterno. Per molti anni ho abbandonato l’ascolto di questo genere, riscoprendolo con curiosità alcuni anni fa, dopo aver notato che la maggior parte degli adolescenti di oggi ascoltano principalmente l’evoluzione della musica che ascoltavo io alla loro età. Entrando in questo mondo grazie all’incontro con Omar Rashid – mio omonimo, ma non parente – che per anni ha lavorato e frequentato l’ambiente dell’hip hop italiano, ho scoperto si alcune zone scure e rabbiose di questa espressione artistica e dei suoi luoghi fisici ed interiori, ma soprattutto come questa musica non sia mai stata “contro” come sembra dall’esterno, ma profondamente “pro”: pro libertà di espressione, pro libertà di vivere la propria vita come si preferisce ma soprattutto pro libertà di creare arte dal nulla, con nulla e poterla chiamare tale. Ho cercato di fotografare in maniera intima questi artisti, cercando di concentrarmi sui dettagli e scegliendo di stare sempre sul palco con loro, discostandomi da come vengono spesso visto e cercando di dare al pubblico una prospettiva in cui le parole della loro musica abbiano lo spazio che si meritano anche al cinema.

[Haider Rashid]

 

Guarda il Trailer ufficiale!

Diretto da Haider Rashid con Clementino, Gué Pequeno, Danno, Tormento ed Elio Germano delle Bestierare

 

Proiezione in anteprima al Cinema Odeon 2 Maggio 2016 alle 21:00! 

Uno degli spazi più importanti di Firenze ospiterà l’anteprima di Street Opera, film-documentario diretto da Haider Rashid, presentato alla Festa del Cinema di Roma e vincitore del Premio Speciale dei Nastri D’Argento 2016.

Un’incursione nel mondo del rap italiano attraverso il ritratto di cinque artisti simbolo di correnti e periodi diversi: Clementino, Gué Pequeno, Danno, Tormento, ed Elio Germano, attore affermato che ormai tutti conosciamo, ma anche rapper del gruppo Bestierare, crew attiva dalla metà degli anni ’90 nella scena hip hop underground romana.

Costo ingresso per Street Opera: 8,00 euro

A seguito della proiezione ci sarà un after party presso lo Yab ( YAB SMOOVE) (esattamente sotto la sala dell’Odeon).

Special Guest: Tony Touch!

Ingresso speciale ridotto per tutti coloro che hanno assistito alla proiezione: 10,00 euro