Testo e foto di Cristiana Chiarantini
Osoam Community Center
Uno stop obbligato. Da raggiungere senza se e senza ma con una Honda 125cc guidata da locali in infradito attraverso montagne russe di terra rossa, di quella terra che ricopre tutto e tutti e che a volte finisce senza preavviso sulle sponde di un lago. La terra rossa dei villaggi Khmer, dei banani dai pennacchi sfrangiati che proteggono distese di filari di pepe.
Degli elefanti sopravvissuti allo sfruttamento umano. Dei tronchi bruciati degli alberi che si prendono gioco della gravità e rimangono in piedi come involucri vuoti. Ed ecco davanti a noi i Cardamomi, montagne che sembrano colline e sanno di un odore acre di incendi misteriosi.
Abitate da minoranze etniche, bracconieri, coccodrilli e da mitiche tigri. Qui si aprono le porte del community center di Osoam ideato, animato e condiviso da Mr Lim, ex ufficiale cambogiano, educato cristiano che porta in sé un forte senso di comunità. Progetto sociale, sostenibile e dal basso offre un morso di autentica Cambogia, tra fair trade, progetti di formazione professionale e avventurosi trekking nella giungla.