Trentatre anni di cinema. Torino si prepara a una nuova abbuffata di film: 158 lungometraggi, 15 medi e 32 cortometraggi, tra questi 50 anteprime mondiali e 20 internazionali.
Film di apertura, il 20 novembre all’Auditorium Giovanni Agnelli, Suffragette di Sarah Gavron la cui uscita in Italia è prevista per marzo 2016. Quindici i titoli per la principale sezione competitiva (tutti inediti in Italia) provenienti da Argentina, Belgio, Bosnia, Brasile, Canada, Cina, Croazia, Danimarca, Francia, Italia,Libano, Messico, Portogallo, Siria, Stati Uniti, Svizzera.
Una sezione che vuole aiutare a scoprire le migliori tendenze del cinema e i nuovi autori. La sezione documentaria del Festival si concentra invece sull’inafferrabile e il Mediterraneo. Selezionati titoli come Où est la guerre di Camit Harash che tre anni fa si mise in cerca degli indizi di una maggiore militarizzazione della Francia partendo da Parigi; Abdul&Hamza di Marko Graba Singh ci racconta la fuga dal mondo di due somali sulle montagne tra Serbia e Romania mentre Dead Slow Ahead di Mauro Herce il scorrere della vita su una nave in mezzo all’oceano. Tra i doc vi segnaliamo anche Show all this to the world di Andre Deaglio che racconta i fatti tragici della resistenza di alcuni profughi sugli scogli al confine tra Francia e Italia, e La France est notre patrie di Rithy Panh nuovo capitolo sul tempo e sulla memoria di un paese coloniale.
Premio Cipputi alla carriera andrà invece a Francesca Comencini che a Torino presenterà i suoi tre ultimi lavori documentari realizzati per il Ministero delle Politiche Agricole italiano: Nuove terre ovvero cinque corti attorno al tema dell’agricoltura sociale. Tre, sono firmati dalla Comencini, gli altri due da Fabio Pellarin. A Torino sarà possibile vedere ‘L’orto dei ragazzi: la terra come estensione dell’anima’ che documenta il lavoro della Cooperativa Sociale Uno di Due, a Torino; ‘Cascina sociale Carlo Alberto: fare insieme’, dedicato appunto alla Cascina sociale di Luserna San Giovanni, nel torinese: ‘Tenuta della Mistica: tutto giusto’, sulla Cooperativa sociale Agricoltura Capodarco, a Roma. Della Comencini in programma anche Fabbrica, del 2007, dedicato al mondo del lavoro operaio. I film che concorrono invece per il Premio Cipputi, miglior film sul tema del lavoro, sono: Colpa di comunismo, di Elisabetta Sgarbi, Borsalino City, di Enrica Viola, La felicità è un sistema complesso, di Gianni Zanasi, Point di Hassen Ferhani, La gente resta di Maria Tilli e Il successore di Mattia Epifani.
Torino infine omaggia Lorenza Mazzetti con la proiezione dei suoi primi lavori: K (1956) tratto dalla Metamorfosi di Kafka e progetto che le fece guadagnare i fondi necessari per realizzare Together, film sperimentale a cavallo tra documentario e finzione, che racconta l’East End londinese visto attraverso gli occhi di due sordomuti.