Sergio Larrain, nato nel 1931 in Cile, dal ’50 inizia a fotografare con una Leica IIIC. I suoi primi lavori trasformano in immagini la vita degli abbandonati e dei dimenticati di Santiago, rappresentando la sua denuncia e il desiderio di una società migliore. Larrain, da free lance, diventa, negli anni ’60, collaboratore dell’agenzia Magnum, per ritirarsi a vita privata dopo quasi vent’anni, non riuscendo più a esprimersi in libertà attraverso la pellicola.
Al Forte di Bard, Aosta, gli ultimi giorni della mostra Vagabondages, che si concluderà il 9 Novembre 2014.
La mostra, in coproduzione Magnum Photos e Fondation Henri Cartier-Bresson, è curata da Agnès Sire, che presenta il fotografo come un meteorite che ha attraversato l’universo della fotografia, ma che è stato capace di fermarsi. Si tratta della prima retrospettiva italiana, grazie alla collaborazione con l’Associazione Forte di Bard. Sono esposti 127 scatti, quasi tutti compresi tra il 1950 e il 1964, 4 disegni e 4 scritti originali di Larrain, 5 riviste accompagnate da 6 scatti vintage, 4 libri, oltre a due filmati.
Orari e tariffe sul sito de Il Forte di Bard
Francesca Cappelli