di Letizia Sgalambro, counselor
Ci sono tantissime tipologie di viaggi che si possono fare, viaggi avventura, viaggi di scoperta, viaggi di piacere con tutti i comfort, viaggi spartani con un bagaglio ultraleggero, viaggi in gruppo, in solitaria…
Il viaggio che vi propongo oggi ha una destinazione diversa: non si tratta infatti di partire per andare chissà dove, ma piuttosto di rivolgere lo sguardo verso noi stessi e imboccare il sentiero che ci porta verso la nostra conoscenza.
Iniziare a scoprire qualcosa di più di noi, di come siamo fatti, del perché reagiamo in certi modi anche quando questi non ci piacciono, di cosa stiamo cercando dalla vita, di quali sono i nostri valori guida, ha caratteristiche molto simili a quelle di un viaggio, e richiede lo stesso coraggio per partire, se non addirittura un po’ di più.
Cominciamo a mettere qualcosa in valigia, o nello zaino, in modo da non farci cogliere di sorpresa.
Avremo bisogno di una pila, per illuminare i punti più oscuri e sconosciuti, di un maglione caldo, per ripararci dal freddo di quelle parti che non sono mai troppo frequentate perché ci creano malessere. Ma ci servirà anche un paio di pantaloncini e una maglietta leggera, per affrontare il calore delle nostre emozioni. Un paio di scarpe comode e robuste, per farci restare con i piedi per terra, una bussola, per non perdere la strada, un taccuino per prendere appunti, per non dimenticare le sensazioni e le epifanie che arriveranno nel nostro cammino. Potrebbero farci comodo anche dei fazzolettini, per asciugare lacrime che abbiamo trattenuto per troppo tempo e che, una volta versate, si porteranno via il dolore per sempre.
Ed eccoci pronti a partire. Da che parte iniziare? Dalla più ovvia: dal capire dove vogliamo andare!
Qual è il significato che vogliamo dare alla nostra vita? In quale direzione la stiamo indirizzando? Ci siamo mai fatti questa domanda analizzandola come se stessimo pianificando un viaggio? Cosa vogliamo raggiungere? Siamo certi che quella meta sia davvero quella più adatta a noi, che abbia un clima che ci piace, che la popolazione sia socievole, che il cibo sia buono? Pensiamo che arrivare alla meta sia solo un sogno o una possibilità reale? Abbiamo gli strumenti per raggiungerla?
Quando si tratta di iniziare a capire dove vogliamo arrivare nella vita è molto proficuo lasciare lo spazio a qualsiasi sogno, stare troppo con i piedi per terra -perché c’è la crisi, perché non ce la farò mai, perché è da presuntuosi, e chissà quanto altro ci possiamo dire- ci impedisce di allargare il nostro sguardo.
Non si può arrivare da nessuna parte, se prima non lo abbiamo sognato, creare un modello mentale del nostro punto di arrivo fa sì che l’inconscio comincia ad abituarcisi e a indirizzare le nostre azioni verso quella meta.
E allora avanti con i vostri sogni, e la prossima volta vedremo se e come è possibile realizzarli!