Testo e foto di Isabella Mancini
La East Side Gallery torna ad essere una galleria temporanea per una mostra fotografica firmata da Kai Wiedenhöfer che nel 2013 aveva esposto qui Wall on Wall reportage sui muri che dividono e sono l’evidente riflesso del fallimento della politica. “War on Wall” è il titolo di questa esposizione che ha “aperto” i battenti il 23 luglio e rimarrà visibile fino al 25 settembre. Sono immagini scattate in Siria, molte, altre in Iraq, al confine con la Turchia, a Kobane, là dove la guerra all’Isis è fatto quotidiano, dove le ferite emotive si accumulano su quelle fisiche. Molti degli uomini e donne, bambine e ragazzi ritratti in questi scatti hanno perso tutto, quasi tutti i familiari più stretti, la casa, la scuola. Accanto a questi volti incredibilmente dignitosi le immagini panoramiche della città, distrutta, di Kobane. Cumuli e cumuli di macerie, un paesaggio lunare di palazzi svuotati di vita, collassati su se stessi.
Quello sul muro di Berlino suona come un appello alla pace da parte di un uomo, prima ancora che fotografo, che si è formato per lungo tempo proprio in Siria, che ha studiato a Damasco ed ha imparato ad apprezzare la bellezza del Medio Oriente grazie al suo lavoro portato avanti dal 1989.
L‘East Side Gallery, vale un viaggio a Berlino. Per questo ed altri motivi.